Luci di solidarietà

L’Istituto Nostra Signora di Pescara ha organizzato un grande evento internazionale per la festa di Santa Giovanna de Lestonnac.

Luglio 2013 | Lucia Coia (Pescara, Italia) | Esperienze

Quest’anno a Pescara la festa di Santa Giovanna de Lestonnac ha brillato di una luce particolare: l’Istituto Nostra Signora, che ormai da oltre ottanta anni rappresenta un riferimento significativo nel sistema educativo della Compagnia di Maria nel territorio abruzzese, ha organizzato un grande evento internazionale per onorare la fondatrice dell’Ordine così da rinsaldare anche il legame profondo che unisce le ‘case’ di Nostra Signora nella Provincia d’Europa. L’occasione particolare è legata alla nascita di ODNs Italia Onlus (Organizzazione di Nuove Solidarietà), una proposta della Madre Provinciale Monserrat Massò ed accettata con entusiasmo dalla Comunità di Pescara.

Nella mattinata è stata celebrata nella Chiesa dell’Istituto pescarese la Santa Messa dedicata a Santa Giovanna e presieduta da Sua Eccellenza Mons. Arcivescovo Tommaso Valentinetti, Vescovo della Diocesi Pescara-Penne.
Nel pomeriggio gli alunni della scuola si sono ritrovati, insieme a genitori, amici e a tante persone esterne accorse per assistere all’importante evento, presso le pittoresche spiagge dell’Arena del Mare dove ha avuto inizio la suggestiva manifestazione “Luci di Solidarietà”, organizzata grazie al fondamentale aiuto della neonata ODNs-Italia Onlus.

Il tempo, purtroppo, non è stato clemente, tuttavia il coraggio ed il talento dei ragazzi sono riusciti a entusiasmare e a riscaldare i cuori dei presenti, trionfando sul vento forte ed il cielo grigio.

A partire dalle ore 18, infatti, gruppi di alunni appartenenti ad ogni ordine scolastico presente nell’Istituto, si sono alternati all’insegna di canti e danze, guidati dall’esperienza e dalla grande professionalità degli insegnanti, che hanno curato per giorni i preparativi musicali ed artistici e sul palco sono riusciti a tirare fuori il meglio dai ragazzi, meravigliando le famiglie presenti nel pubblico, incantate da così tante armoniose esibizioni.

Un’ora e mezzo di spettacolo è volata via senza segno di stanchezza: concentrazione euforica sul palco e rapimento interiore tra il pubblico hanno caratterizzato la prima parte dello spettacolo.

Alle 20 in punto il collegamento telefonico con la Madre Provinciale Monserrat Massò ha fatto sentire con quale preponderante affetto le scuole dell’Ordine della Compagnia di Maria siano intimamente legate e ha dato il via al Protocollo spirituale, (realizzato in gemellaggio con Belgio, Francia, Albania e Canada), seconda parte della manifestazione pescarese.

Accompagnati dalle toccanti melodie eseguite dal Coro Polifonico, alcuni tra gli alunni, raggruppati in un Corifeo di classicheggiante memoria, hanno esternato riflessioni sull’importanza della Fede, dell’Amore, della Pace, della Speranza nel cammino esistenziale di ogni uomo, mentre quattro famiglie scelte all’interno dell’assemblea dei genitori della scuola, portavano quattro candele, bianca, rossa, gialla e verde, delle quali solo l’ultima, simbolo della Speranza, è rimasta accesa fino alla fine dello spettacolo.

Il Preside, Gianfranco Zazzara, ha concluso questo protocollo rianimando, con la fiamma della Speranza, le altre candele. Un messaggio rivolto a tutti ma soprattutto ai nostri giovani affinché si sentano sostenuti nella loro crescita e non lascino mai spegnere le loro Speranze.

Un attimo di esitazione, tanta è stata l’emozione impressa nel pubblico, poi subito sono scrosciati gli applausi…e non sono mancate lacrime di commozione! Emozionata anche Madre Candida Guardiani, Direttrice della Scuola Primaria che, salita sul palco, ha elargito sentite parole di speranza e di ringraziamento verso i presenti.

Doveva seguire il lancio delle lanterne volanti, con la vendita delle quali si finanzierà un progetto di solidarietà in Nicaragua, ma le condizioni atmosferiche non lo hanno concesso: il Preside dell’Istituto Nostra Signora e la Presidente di ODNs-Italia Onlus, hanno annunciato il diniego ricevuto dalla Questura per il lancio, diniego che già il buonsenso degli organizzatori aveva saggiamente previsto.

Il vento, però, come una famosa canzone italiana dice, spegne i fuochi fatui, ma alimenta quelli più forti, ed infatti la candela della Speranza ha continuato a brillare nonostante le prime gocce di pioggia.

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