Santa Giovanna de Lestonnac in terra albanese

Il Col·legi Lestonnac di Barcellona si mette in contatto con Tirana.

Julio 2013 | ODN

Già sapevamo che Santa Giovanna aveva ansia di andare in qualsiasi paese del mondo per annunciare il Regno di Dio, ma non ci aspettavamo che arrivasse a Tirana con tanto anticipo!!

Alla fine di marzo, è arrivata in nave a Durazzo, dopo aver percorso mezza Europa in camion, partendo da Barcellona. Di là è infatti l’artista che le ha dato forma. E di là è anche la scuola della Compagnia di Maria che ci ha fatto generosamente dono della statua: il Col-legi Lestonnac.

E’ arrivata, quindi, un giorno di primavera ed è rimasta pazientemente nella cassa. Poi, a scuola è rimasta ancora pazientemente occulta, in attesa di prendere il suo posto, con la dignità che le conveniva. La festa in suo onore si sarebbe svolta il 17 maggio 2013.

Intanto, nella Shkolla Ylber fervevano i preparativi per un’occasione così speciale, per ricevere Santa Giovanna e per ricevere la delegazione del Col-legi Lestonnac di Barcellona che veniva a festeggiare con noi.

La notte del 15 maggio finalmente arriva la delegazione composta da undici persone: suor Purita Torres odn, il direttore Lluis, l’amministratrice Anna Gòngora, e tutta l’equipe di pastorale del “Lestonnac”: Agustin Villalba, Josep Salvà, Josep Oriol Davi, Joan Sabé, Oriol Mestre, Marta Prats, Ana Delgado y Gemma Martínez.

Il 16 maggio li accompagniamo a visitare Kruja: la cittadella, il bazar antico, il museo etnografco e il museo dedicato a Scanderbeg, tappa d’obbligo per avere un primo assaggio della storia e della cultura d’Albania. Al loro ritorno, hanno l’occasione di fare un’immersione nella lingua albanese, partecipando alla messa della parrocchia. Nel frattempo, dalla Francia arriva anche Montserrat Massò, per celebrare questo evento festoso di Compagnia. Il 17 è il grande giorno. Tutti eleganti e in grande tenuta, partiamo alla volta della Shkolla Ylber. Al loro arrivo, c’è la ricreazione dei piccoli, così hanno un primo contatto con i bambini, e poi il tempo di visitare l’edificio, le classi, o i campi sportivi. Alle 10h, inizia la celebrazione della Messa di Santa Giovanna, presieduta da p. Bertrand Marie Desrois sj, questa volta è particolarmente sentita dagli alunni per la sua presenza più tangibile grazie all’immagine.Alle 11h, finalmente arriva il momento tanto atteso: p.Bertrand benedice la statua e i presenti, suor Purita Torres e Eni Sila, una delle prime maestre, scoprono la statua e tutti applaudono, mentre si canta l’inno di Santa Giovanna “Mujer de fe profunda” in albanese.

Seguono le parole di ringraziamento della direttrice suor Maria Merola per questo evento e questo dono prezioso, a cui risponde il direttore del Col·legi Lestonnac, Lluis Jordana, dicendo che il regalo è mutuo: poter fare parte della grande famiglia della Compagnia di Maria Nostra Signora e darsi la mano, arricchendosi mutuamente. Parla poi Ermira Zoto, coordinatrice della Scuola Primaria, che porta il nome di battesimo di Giovanna de Lestonnac, dicendo cosa significa per gli educatori albanesi questa presenza viva di santa Giovanna e del suo progetto educativo. Infine, suor Montserrat Massò, Superiora Provinciale d’Europa, esprime la sua gratitudine per tanti avvenimenti festosi, iniziati quest’anno con l’inaugurazione della strada “Rruga Xhovana de Lestonnac, edukatore” il 21 novembre 2012, che si completano il 17 maggio, con l’istallazione dell’immagine della fondatrice nella scuola, invitandoci sempre “a riempire il nostro nome”, a compiere la nostra missione personale di cristiani e di persone di buona volontà.

Segue poi la festa con il rinfresco e gli scambi informali tra colleghi delle due scuole. A casa, la comunità ha preparato un buon pranzo di festa, poi sarà l’occasione di raccontare come la Compagnia di Maria è approdata in Albania nel 1994, e come la sua missione si sviluppata nel tempo, cercando anche di trasmettere qualcosa delle sfide sociali che vive questo paese oggi. Il pomeriggio lo dedichiamo alla scoperta di Tirana. I luoghi di culto delle diverse fedi suscitano particolare interesse: la moschea storica di piazza Skanderbeg, la cattedrale ortodossa della Resurrezione, così come è interessante percepire le differenze culturali, passeggiando per le vie, osservando le persone e il loro modo di agire, le mercanzie dei negozi, le costruzioni e le istallazioni, i monumenti… I polpacci a sera raccontano le distanze percorse, insieme a tutte le immagini che gli occhi hanno immagazzinato. E arriva già il 18 maggio, c’è ancora il tempo di andare a visitare la cattedrale cattolica, una costruzione moderna e raccolta dedicata a San Paolo, primo evangelizzatore di queste terre. E poi, ancora un saluto alla comunità e una breve pausa con i ragazzi del quartiere che si incontrano al Centro Ylber per le attività ricreative del sabato, e via verso l’aeroporto.

Sono passate più o meno 72 ore dal loro arrivo, vissute molto intensamente tanto da sembrare una settimana, e questa terra, questo popolo hanno fatto breccia ancora una volta nell’animo di chi ha occhi e cuore per voler avvicinarsi e vedere, toccare, ascoltare, comprendere… sui passi di Giovanna de Lestonnac in terra d’Albania.

Per tutti quelli che vogliono vedere con i propri occhi, c’è un bel video di Pep Salvà: Video "Albania"
 
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